Casa familiare in comodato d'uso gratuito: Diritti del proprietario e del genitore assegnatario
Quando la casa familiare è concessa in comodato, il proprietario può chiederne la restituzione? Come? E cosa succede in caso di crisi familiare?
In altri video e articoli, abbiamo parlato di temi relativi alla gestione della casa familiare in caso di separazione, divorzio o crisi affettiva tra genitori non coniugati. In questo video ci occupiamo del caso in cui la casa familiare sia concessa da terzi in comodato d'uso gratuito: si pensi all'ipotesi in cui una famiglia viva nella casa di proprietà di un parente, ad esempio dei suoceri e quindi dei nonni di eventuali nipoti.
In generale, il comodato d'uso è il contratto essenzialmente gratuito con cui una parte (comodante) consegna all'altra parte (comodatario) un bene, mobile o immobile, affinché quest'ultimo se ne serva per un uso determinato, con l'obbligo di restituire la cosa ricevuta.
- Quando è previsto un termine, esplicito o implicito in quanto correlato all'uso concordato tra le parti, il bene deve essere restituito alla scadenza e il proprietario non può chiederne la restituzione prima della data stabilita, salvo casi eccezionali di urgente e imprevedibile bisogno.
- Quando non è previsto un termine, invece, il bene deve essere restituito immediatamente a richiesta del proprietario.
Con riferimento a un bene immobile destinato a casa familiare, la giurisprudenza ritiene che si tratti di un contratto di comodato a termine collegato al soddisfacimento delle esigenze abitative del comodatario e della sua famiglia. In questo caso, dunque, se il proprietario vuole rientrare in possesso del proprio immobile, deve dimostrare un sopravvenuto urgente e imprevisto bisogno; diversamente non potrà chiedere la restituzione dell'immobile finché permangono le esigenze abitative del comodatario.
Ad esempio, se i nonni concedono un immobile in comodato d'uso a loro figlio perché vi abiti, se del caso con la propria moglie o compagna, anche in caso di crisi familiare rimangono ferme le esigenze abitative del comodatario e della sua famiglia; ciò significa che nell'eventualità in cui l'immobile venga assegnato alla moglie o alla compagna presso cui vengono collocati i figli, sarà altamente improbabile per i nonni ottenere la restituzione dell'immobile fino alla revoca dell'assegnazione dell'immobile (ragionevolmente fino all'indipendenza economica dei nipoti).
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