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Quali sono gli aspetti principali da regolare affinché più imprese operino nel mercato per il raggiungimento di scopi comuni?

 

In altri video e articoli presenti sul nostro canale YouTube abbiamo introdotto alcuni temi connessi alla contrattazione commerciale; abbiamo parlato delle tipologie e caratteristiche dei contratti commerciali più frequenti, delle trattative con una controparte più forte, della negoziazione di un testo di contratto, dell'uso delle condizioni generali e di altri aspetti connessi. In questa sede trattiamo il tema della collaborazione commerciale tra imprese poste su un piano di parità.

Esistono molteplici forme di cooperazione tra imprese, per cui è ben possibile redigere in maniera sartoriale un contratto in base agli specifici accordi raggiunti dalle parti, se del caso per obiettivi puntuali; l'importante è definire fin dal principio l'estensione della relazione commerciale che si intende instaurare.

Una delle forme più note di collaborazione commerciale è la cosiddetta "joint venture", che consente a due o più società di collaborare in forma contrattuale o societaria e operare unitariamente nel mercato, pur mantenendo intatta la propria individualità dal punto di vista economico e giuridico.

Attraverso una joint venture più società stipulano un accordo per unire le proprie risorse economiche e imprenditoriali al fine di raggiungere uno scopo comune: ad esempio, sviluppare un nuovo settore d'impresa o inserirsi in un nuovo mercato, magari sfruttando le competenze tecniche di un partner e la notorietà di un altro partner.
Noto caso è quello di Sony Ericsson; meno noto ma altrettanto interessante è stato il progetto tra L'Oreal e Nestlé finalizzato a sviluppare prodotti di cosmesi nutrizionale.

La realizzazione di progetti di collaborazione tra imprese, se del caso attraverso la creazione di una joint venture, è tanto più complessa quanto più articolato è l'obiettivo commerciale che gli imprenditori si prefiggono di realizzare.
La forma per realizzare gli obiettivi comuni può essere quella di redigere un contratto con cui regolare tutti gli aspetti del rapporto di cooperazione da instaurare ovvero quella di costituire una società a sé mediante la quale perseguire gli scopi comuni.

Chiaramente le imprese che intendano instaurare una cooperazione strutturata, come quella di cui stiamo discutendo, devono aver chiari gli obiettivi da perseguire, nonché, tra l'altro:

  • le modalità con cui intendono contribuire alla realizzazione degli scopi comuni;
  • la tipologia di gestione;
  • la durata della cooperazione, se del caso valutando tutti gli aspetti concorrenziali in gioco anche in ottica futura.

Infatti, una volta creata la struttura della collaborazione commerciale, ad esempio attraverso una joint venture contrattuale o societaria ovvero altra forma contrattuale, le parti sono vincolate a rispettare le obbligazioni assunte, anche qualora tali obbligazioni comportino la necessità di operare in diretta concorrenza con l'originaria attività d'impresa o con le altre imprese partecipanti.

Sul tema della concorrenza trovate una playlist specifica sul nostro canale YouTube: Playlist Concorrenza Studio Legale Storari

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