SEPARAZIONE E FIGLI PICCOLI: GESTIRE IL PERNOTTAMENTO DEI BAMBINI
In altri articoli abbiamo trattato il tema della bigenitorialità e del diritto-dovere di visita dei genitori in caso di disgregazione del nucleo familiare: li trovate nella sezione del blog FAMIGLIA E MINORI.
Il pernottamento dei figli piccoli
Veniamo ora al tema della gestione del pernottamento dei figli in tenera età.
Non c'è nessun motivo giuridico né (a quanto ci risulti) pedagogico-psicologico per escludere il pernottamento dei figli piccoli presso il papà, salvo il caso in cui venga dimostrata la presenza di possibili pregiudizi - il che, peraltro, impedirebbe ovviamente anche il pernottamento presso la mamma (a prescindere, insomma, che si discuti del pernottamento presso la mamma o il papà).
Per l'appunto, bene ha fatto recentemente la Corte di Cassazione, con la decisione numero 16125 del 2020, a confermare la sentenza di secondo grado che aveva accolto la richiesta del papà di stabilire un pernottamento settimanale presso di sé del figlio di appena due anni.
Secondo la Corte, infatti, la regolazione dei pernottamenti presso il papà stabilita in sede di appello permetteva di preservare (se non addirittura di sviluppare, aggiungiamo noi) proprio la relazione fra padre e figlio, consentendo loro di condividere momenti centrali della crescita.
In altre parole, salvo vi siano comprovate ragioni di pregiudizio, ben vengano anche i pernottamenti dei figli in tenera età presso il papà, pernottamenti da graduare nel tempo in base ai bisogni dei bambini, con la flessibilità che ciascuna relazione necessariamente richiede.
Come diciamo sempre, ogni decisione che coinvolge un minore presuppone un'attenta analisi del caso concreto, della realtà familiare, delle capacità di accudimento dei genitori, magari della rete familiare di supporto e delle soluzioni effettive che i genitori devono cercare per esercitare congiuntamente la responsabilità genitoriale.
Ad esempio, ci è capitato di vedere accolta la domanda di un giovane papà volta a ottenere un pernottamento settimanale della figlia di quasi due anni e un incremento dei pernottamenti durante la sua crescita, in considerazione del fatto che il papà poteva comunque contare sull'aiuto dei nonni paterni con i quali già viveva (in un'abitazione bifamiliare) con la compagna e la bambina prima della separazione.
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