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IL RISCHIO DELLA CHIRURGIA ESTETICA ESEGUITA DA PROFESSIONISTI NON QUALIFICATI

È sempre crescente la quantità di professionisti nel settore medico che si dedicano alla chirurgia estetica; d’altra parte, è sempre crescente la quantità di pazienti che lamentano complicanze derivanti dall’attività di operatori privi della preparazione adeguata a eseguire gli interventi di chirurgia estetica.

In tale contesto non è raro che si verifichino seri danni alle persone, alle quali spetta valutare:

  1. Se rivolgersi a un avvocato per chiedere un risarcimento dei danni;
  2. Se sottoporsi a un ulteriore intervento chirurgico correttivo.

DIFFERENZA TRA CHIRURGIA PLASTICA, ESTETICA E MEDICINA ESTETICA

È necessaria una breve premessa sulla differenza tra chirurgia plastica, chirurgia estetica e medicina estetica.

Chirurgia Plastica

La Chirurgia plastica ha lo scopo di correggere o ricostruire e ripristinare la funzionalità di organi o apparati alterati morfologicamente a causa di malattie degenerative, patologie deformanti, traumi, lesioni, malformazioni congenite;

È suddivisa in:

  1. Chirurgia riparativa: che tende a ricostruire una condizione somatica preesistente gravemente deteriorata da infortuni della più svariata eziologia. Ad esempio: un sinistro stradale, oppure un intervento demolitivo per curare patologie, come una mastectomia;
  2. Chirurgia ricostruttiva: necessaria per correggere imperfezioni naturali, gravemente pregiudizievoli per la vita di relazione, per quella affettiva e/o professionale, oltre che, a volte, anche per la salute dell’interessato.

Gli interventi di chirurgia plastica eseguiti con maggior frequenza negli ultimi anni sono:

  • correzione delle cicatrici;
  • ricostruzione mammaria (ad esempio: a seguito di una mastectomia).
Chirurgia estetica

La Chirurgia estetica è una species del genus chirurgia plastica che si pone l’obiettivo di modificare e migliorare dal punto di vista estetico determinate aree del corpo umano attraverso interventi mirati. La chirurgia estetica coincide con gli interventi che sono rivolti a correggere quelle imperfezioni che, per il paziente, sono motivo di disagio; è una chirurgia anch’essa curativa, equiparabile agli interventi di chirurgia plastica ricostruttivo-riparativa e, per riflesso, alla più generale “chirurgia ordinaria”.

Gli interventi di chirurgia estetica eseguiti con maggiore frequenza negli ultimi anni sono:

  • mastoplastica additiva/riduttiva;
  • mastopessi;
  • blefaroplastica;
  • rinoplastica;
  • addominoplastica.
Medicina estetica

La Medicina estetica permette di eliminare o migliorare gli inestetismi del corpo attraverso tecniche non chirurgiche (ad esempio: botulino e filler).

LEGISLAZIONE E MANCANZA DI REGOLAMENTAZIONE

In Italia, nel settore privato, chiunque sia laureato in Medicina – anche se non specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica – è autorizzato a eseguire interventi di chirurgia estetica e plastica, nonché trattamenti di medicina estetica, anche senza aver frequentato e concluso il relativo percorso formativo specialistico.

Anche un laureato in Medicina che abbia frequentato un corso di specializzazione in tutt'altro ambito (ad esempio: in gastroenterologia) o che addirittura non si sia specializzato affatto, è autorizzato a svolgere l’attività di chirurgo estetico (non è così per l’anestesiologia e la radiologia).

In diversi contesti ciò tende a non accadere: chi abbia necessità di un intervento alla retina si affiderebbe senz’altro a un medico specialista in oculistica, non a chi sia semplicemente laureato in Medicina.

Con riferimento agli interventi di estetica (nonché ai trattamenti di medicina estetica), tale scenario – tutt’altro che ottimale – si verifica, in concreto, in ragione dei significativi guadagni connessi a tali pratiche.

In Italia manca una legge che normi questo tipo di attività; de iure condendo, si potrebbe considerare di prendere a modello il paradigma previsto per il SSN (in base al quale la specializzazione è presupposto per l’attività medica corrispondente) ed estenderlo anche al settore privato.

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