Qual è la differenza tra acconto e caparra?
Qual è la differenza tra acconto e caparra? Quanti tipi di caparra esistono e a cosa servono?
Per chiarire la distinzione tra acconto e caparra - confirmatoria o penitenziale - è utile ricordare che:
- l'acconto è una somma corrispondente a una parte del prezzo dei beni o dei servizi oggetto del contratto corrisposta anticipatamente all'esecuzione integrale del contratto (es. acconto pari al 30% del prezzo);
- la caparra confirmatoria è una somma corrisposta a copertura dell'eventuale inadempimento del contratto: se è inadempiente la parte che ha dato la caparra, l’altra parte può recedere dal contratto trattenendo la caparra; se, invece, inadempiente è la parte che ha ricevuto la caparra, l’altra parte può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra;
- la caparra penitenziale è una somma di denaro o, in alcuni casi, una prestazione, pattuita come corrispettivo del diritto di recesso dal contratto.
Se il contratto non parla espressamente di somma corrisposta "a titolo di caparra confirmatoria/penitenziale" si deve presumere che si tratti di un acconto.
Guardiamoli ora più nel dettaglio.
L'ACCONTO
Se le parti prevedono che una parte del prezzo venga corrisposta, ad esempio, alla sottoscrizione del contratto o in più tranche prima dell'effettiva esecuzione del contratto, si tratta di acconto.
Il più delle volte grazie all'acconto una parte provvede a sostenere le spese occorrenti per l'esecuzione del contratto (es. acquisto di materie prime); talvolta è possibile che una somma venga data sia a titolo di acconto che di caparra confirmatoria, ossia che la stessa somma venga imputata a prezzo durante l'esecuzione del contratto.
LA CAPARRA CONFIRMATORIA
La caparra confirmatoria è disciplinata dall'articolo 1385 del Codice civile che prevede:
"Se al momento della conclusione del contratto una parte dà all’altra, a titolo di caparra, una somma di denaro o altre cose fungibili, la caparra, in caso di adempimento, deve essere restituita o imputata alla prestazione dovuta.
Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra; se inadempiente è invece la parte che l’ha ricevuta, l’altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra.
Se però la parte che non è inadempiente preferisce domandare l’esecuzione o la risoluzione del contratto, il risarcimento del danno è regolato dalle norme generali".
La caparra confirmatoria può soddisfare contemporaneamente più esigenze diverse:
- conferma la conclusione del contratto;
- incentiva l'adempimento, pena la perdita della caparra data o il pagamento del doppio della caparra ricevuta;
- quantifica anticipatamente gli effetti dell'inadempimento ma non esclude (a differenza della clausola penale) il risarcimento dell'ulteriore danno;
- evita in caso di inadempimento il giudizio sulla risoluzione del contratto.
LA CAPARRA PENITENZIALE
La caparra penitenziale è disciplinata dall’articolo 1386 del Codice civile che prevede:
"Se nel contratto è stipulato il diritto di recesso per una o entrambe le parti, la caparra ha la sola funzione di corrispettivo del recesso. In questo caso il recedente perde la caparra data o deve restituire il doppio di quella ricevuta".
Se la caparra confirmatoria presuppone l'inadempimento, quella penitenziale corrisponde al "prezzo" del diritto di recesso, indipendentemente dall'inadempimento.
In caso di dubbio sulla natura della caparra, ossia se debba intendersi come confirmatoria o penitenziale, si presume che si tratti di caparra confirmatoria.
IL CASO DELLE SOMME CORRISPOSTE NELL'AMBITO DEI CONTRATTI PRELIMINARI
Frequentemente nel caso di contratti preliminari, ad esempio per l'acquisto di beni immobili, le parti convengono la corresponsione di somme a vario titolo ed è bene porre attenzione sulla qualificazione di tali somme, ossia per quale motivo vengono corrisposte.
Spesso il primo pagamento viene qualificato come caparra confirmatoria, al fine di "blindare" l'accordo raggiunto tra le parti con il preliminare: come sopra esposto, se è inadempiente rispetto agli obblighi del contratto preliminare chi ha ricevuto la caparra deve restituire il doppio della somma ricevuta alla controparte che voglia sciogliere il contratto preliminare; se, invece, è inadempiente chi ha dato la caparra, la controparte potrà recedere dal contratto e trattenere la somma ricevuta.
Quindi, tipicamente, si pattuisce il pagamento della caparra confirmatoria pari solitamente a circa il 20% del prezzo complessivo e il pagamento del saldo al momento del rogito.
Quando si prevedono ulteriori pagamenti, dopo la corresponsione della caparra confirmatoria ma prima del rogito, è importante prevedere alcune garanzie, ad esempio attraverso la trascrizione del contratto preliminare o mediante la sottoscrizione di una fideiussione bancaria, al fine di prevedere gli effetti in caso di mancata stipula del contratto definitivo.
Sul tema, la Cassazione, con sentenza del 16 novembre 2023, n. 31928, ribadisce che, in caso di esercizio del diritto di recesso previsto dal contratto preliminare e in presenza di caparra confirmatoria, la parte non inadempiente ha diritto di ritenere la caparra, avente la funzione di predeterminare la liquidazione del danno derivante dalla mancata conclusione del contratto definitivo, con la precisazione che tale liquidazione del danno viene fatta in misura forfettaria e sganciata dall’onere di provare l'effettiva entità del danno subito.